È quasi centenaria la storia aziendale della “Liquore Moliterno”, ed è tutta incentrata sulla figura del capostipite Carlo che, fin da ragazzo, si appassionò ad un mondo particolare per i suoi tempi. Un mondo fatto di profumi, semi, erbe, spezie ed aromi, bottiglie e bottigliette multiformi e policrome, confezioni, casse, etichette e festoni, in una emozionante scoperta di forme e di contenuti che lo affascinò per sempre.
Il Museo, allestito in una casa patronale interamente recuperata e riportata all’antico splendore, si sviluppa su due livelli, occupando vasti ambienti dal fascino particolare, per circa 300 metri quadrati di esposizione. Storia a sè fa l’avito portico, che ospita carri, calessi, antichi attrezzi ed utensili che, nei secoli scorsi, scandivano ritmi, tempi e metodi della produzione e trasformazione delle derrate agricole, principale fonte di ricchezza di questo nostro territorio fin dai tempi dell’Impero Romano, quando delle meraviglie del luogo – allora chiamato “Balbia” – scrissero Plinio il Vecchio ed Ippia Reggino, vantando soprattutto i vini e le rare miniere di salgemma.
L’azienda “Liquore Moliterno” (a conduzione famigliare) è specializzata nella produzione dei liquori tipici di Altomonte quali Amaro, Bergamotto, Caffè, Finocchietto Selvatico, Fragolino, Lime, Limetta secca e dolce, Limoncino, Liquirizia, Porcino; solo alcuni condivisi con il patrimonio enogastronomico ed agroalimentare della restante parte della Calabria.